
Conoscere le varie tipologie di camber su cui puoi contare per la tua tavola da snowboard è importante per capire in che modo il camber può influenzare il tuo stile di riding e, più in generale, le prestazioni della tavola. Il camber rappresenta il profilo di una tavola in senso longitudinale: la traduzione precisa sarebbe “bombatura”. Ma di che cosa si tratta? Molto semplice: prova a prendere delle tavole con camber differenti e posizionale l’una di fianco all’altra su un tavolo o su un’altra superficie piana.
Ebbene, sarà facile per te renderti conto del fatto che per ognuna di esse i punti di contatto con il tavolo sono diversi, proprio in base al tipo di camber: a seconda del profilo che viene usato, dunque, cambiano le zone di appoggio. Il mercato propone un vasto assortimento di camber, anche perché ciascuna casa produttrice fa riferimento a tecnologie ad hoc, il che vuol dire che ogni marchio brevetta dei modelli specifici, sviluppati e realizzati in funzione di caratteristiche ben precise. In linea di massima, comunque, puoi ricondurre il camber della tua tavola a una delle seguenti quattro famiglie:
- il camber tradizionale
- il camber piatto
- il camber inverso
- il camber ibrido
Contenuti
Le tavole con il camber tradizionale
Le tavole con il camber tradizionale rappresentano la versione più classica di bombatura, quella che per più di due decenni ha contraddistinto il settore dello snowboard e ne ha favorito l’evoluzione. Le tavole caratterizzate da questo camber presentano un profilo a ponte, cioè convesso: in situazione statica, quindi, il centro della tavola appare rialzato. Lo scopo di tale peculiarità è quello di garantire, in fase di risposta, una elasticità superiore e una scorrevolezza migliore, dal momento che le lamine toccano il terreno unicamente nel momento in cui viene impressa forza sul lato backside o sul lato frontside.
Come puoi ben intuire, le tavole che hanno il camber tradizionale si fanno apprezzare per la loro notevole reattività, ma anche per la loro tenuta eccellente a qualsiasi velocità, incluse quelle più alte. Puoi ricorrere a una soluzione del genere se hai voglia di sviluppare e far tuo uno stile pulito; inoltre, non importa che tipo di neve stai affrontando, dal momento che la vasta superficie di contatto delle lamine assicura le prestazioni migliori su qualunque terreno.
Le tavole con il camber piatto
Le tavole con il camber piatto, come puoi immaginare, sono a metà strada tra quelle a profilo concavo e quelle a profilo convesso: insomma, hanno il profilo completamente piatto. Noti anche come zero camber, questi modelli si caratterizzano per una superficie di scorrimento più vasta (dovuta proprio al fatto che il profilo è piatto), in virtù della quale puoi beneficiare di una migliore stabilità e, in generale, di un equilibrio ottimale.
Il camber piatto è suggerito a tutti coloro che si avvicinano al mondo dello snowboard, ma si dimostra utile anche per un impiego su rail e box. L’assenza di ponte fa sì che in presenza di sollecitazioni sia più facile reagire, a prescindere dalla loro entità: ecco perché anche i rider inesperti possono fare affidamento su una soluzione del genere.
Le tavole con il camber inverso
Se le tavole con il camber tradizionale hanno il profilo convesso, è ovvio che quelle con il camber inverso lo avranno al contrario, e cioè concavo: in effetti per queste tavole si è soliti parlare anche di profilo a banana. Il camber inverso è il risultato di una concezione più recente, come dimostra il fatto che è comparso sul mercato solo negli ultimi anni. Ma qual è il motivo per il quale il profilo concavo viene preferito a quello convesso? Tale peculiarità fa in modo che la tavola presenti un flex più uniforme e morbido. Inoltre, la superficie di contatto delle lamine è ridotta al minimo, il che vuol dire che il profilo a banana è consigliato ai jibber che hanno bisogno di una tavola che si adegui alle loro esigenze nell’esecuzione dei vari trick, con il più alto livello di flessibilità.
Attenzione, però: se pensi che il camber inverso (noto anche come rocker) sia adatto a tutti i bisogni ti sbagli, perché comunque hai a che fare con una tavola che è meno reattiva rispetto al solito. Insomma, più semplice da utilizzare, ma solo se hai in mente di divertirti e non ti interessa più di tanto delle prestazioni. D’altro canto, il camber inverso è raccomandato per il freeride, visto che nel cambio lamina sulla neve fresca mette a disposizione una rapidità maggiore e un galleggiamento migliore. Ciò vuol dire, semplicemente, che puoi approfittare di una posizione sulla tavola più centrata.
Le tavole con il camber ibrido
Infine, ecco le tavole con il camber ibrido: anche queste sono a metà strada tra il camber convesso e il camber concavo, ma nel senso che offrono una combinazione delle due tipologie di profili. Introdotte sul mercato in tempi recenti, le tavole a camber inverso coniugano performance e reattività. Il camber inverso può essere collocato, a seconda delle esigenze, alle estremità della tavola o tra gli attacchi: in quest’ultimo caso la parte centrale e le estremità restano svincolato, mentre la tenuta di lamina riguarda unicamente la zona degli attacchi, il che vuol dire che ti puoi divertire di più grazie a una permissività maggiore del solito; con il camber inverso situato alle estremità della tavola e quello tradizionale collocato nella parte centrale, invece, ti rendi conto di una migliore precisione e di una reattività eccellente in fase di conduzione.
La rapidità del cambio di lamina da back a front e da front a back, d’altro canto, deriva dalla presenza di rocker sulla punta e sulla coda (o solo su una delle due parti), utile anche per offrire un galleggiamento apprezzabile sulla neve fresca. I vantaggi del camber inverso sono molteplici: non solo una maneggevolezza più che buona in tutte le condizioni, ma anche la migliore precisione su cui tu possa contare su nevi dure nelle transizioni. In più, sui salti di maggiore entità benefici di tutto il sostegno di cui hai bisogno, all’insegna della massima reattività.